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Scritto da Sabina Colloredo
Disegni di Sara Not

Afa, siccità e caldo torrido non accennano a diminuire, nonostante l’estate volga al termine. I ragazzi della Quercia Storta decidono di dare il loro contributo alla lotta contro il cambiamento climatico: piantare un albero a testa nel podere dove trascorrono le vacanze estive. Ma l’annuncio di una perturbazione atmosferica della potenza di un uragano minaccia le giovani piante…

«Il bosco si ritrovò solo. Vuoto e silenzioso. I suoi abitanti se ne erano andati. Gli alberi si strinsero tra di loro, intrecciarono i rami e chinarono le fronde a proteggere i cespugli con cui condividevano il nutrimento. Ma non chiusero gli occhi. Li tennero ben aperti per affrontare l’uragano che, lo sentivano bene, si sarebbe avventato senza pietà».