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Il tempo dei miti greci
Einaudi Ragazzi

Illustrazioni di Fabiano Fiorin

Capaci di azioni eroiche e di odiose bassezze, di poesia e di barbarie, gli dei e gli eroi della Grecia antica incarnano i mille volti dell’umanità. La discesa agli Inferi di Orfeo innamorato, il folle volo di Icaro verso il sole,l’amore per la libertà di Dafne, la rabbia di Medusa per la sua vita straziata. Le loro gesta scorrono sotto i nostri occhi in una narrazione nuova, avvincente, ricca di immagini, amore e colpi di scena.

PROMETEO E IL FUOCO

Da quando Zeus aveva nascosto il fuoco, gli uomini avevano smesso di raccontarsi storie davanti ai falò, di cuocere il cibo per renderlo morbido e saporito e di indurire le armi per andare a caccia. Senza il fuoco, uomini e donne e bambini avevano smesso di danzare, cantare, ridere. E avevano smesso di amarsi, perché di notte, quando erano stesi uno di fianco all’altro nel buio, non potevano guardarsi in viso. E come si può amare chi non si vede?

Lei era una giovane donna e non aveva nome.
Era l’alba ed era scesa al fiume a lavarsi. Si era sciacquata i capelli biondi e fissava sorridendo il sole che nasceva dietro le cime degli alberi. Prometeo, fermo alle sue spalle, la osservava in silenzio. La trovava bellissima, mentre si muoveva con grazia, scostando l’acqua con le mani.
Il titano sentiva la sua felicità e ne era commosso. Nonostante le privazioni, la carestia e la miseria, quella donna, in quel momento, era felice di vivere. Questo era il miracolo degli uomini: la loro capacità di amare la vita, a qualsiasi costo, che gli dei tanto invidiavano.
Lei si girò e Prometeo sgranò gli occhi. Era incinta. Si guardarono a lungo, studiandosi, e Lei decise che quel gigante non voleva farle del male. Uscì lentamente dall’acqua e lui le tese la mano per aiutarla. Lei allungò le dita e Prometeo strinse tra le sue la cosa più fragile e tenera e vitale che avesse mai sentito.
Allora estrasse il gambo di finocchio dalla sacca e glielo porse. Al’interno fiammeggiava un bel fuocherello.
“Questo è il fuoco”, le spiegò Prometeo, parlando lentamente, perché Lei potesse comprendere l’incomprensibile.
E lei ricordò. Prese quel piccolo cuore rosso che emanava calore e lo strinse al petto….